Il volume totale di saliva secreta nelle ventiquattrore, dalle ghiandole maggiori (parotidi, sub-mandibolari, sublinguali) e dai corpi ghiandolari minori (labiali, palatali, guanciali) oscilla tra 576 e 696 ml e considerando nulla l’attività secretiva durante le ore notturne, mediamente il flusso salivare varia da 0,4 ml/min (ore di veglia 13/14 h) a 2 ml/min (ore pasti 2/3 h). Valori progressivamente inferiori a 0,4 ml/min esprimono condizioni di ipofunzionalità delle ghiandole salivari.
La Xerostomia, quale diretto riflesso sintomatologico di ridotta secrezione salivare, può essere classificata in 4 livelli.
- “fisiologica” - quando è legata all’età (ipotrofia delle ghiandole salivari)
- “temporanea-reversibile” perché relativa a terapie farmacologiche di breve durata, malattie o periodi transitori di ansia/depressione
- “cronica medio-alta intensità” perché relativa a terapie farmacologiche indispensabili e continuative, diabete, protesi dentarie o personalità di base ansia, depressione, o ipocondria
- “cronica elevata intensità o cessazione totale del flusso salivare” perché relativa a trattamenti di radioterapia-oncologica, malattie autoimmunitarie (Sjögren), oppure gravi eventi traumatici demolitori.
Gli approcci di trattamento devono essere impostati tenendo ben presente le diverse forme di xerostomia e la loro origine cercando di utilizzare degli stimolatori della secrezione salivare, se le ghiandole salivari sono ancora in grado di rispondere, o dei sostitutivi della saliva, se le ghiandole salivari hanno perso totalmente la loro funzionalità.
Effetti della radioterapia e della chemioterapia
La radioterapia con irradiazione delle ghiandole salivari causa secchezza orale in tutti i pazienti trattati, con effetto dose-dipendente. L'irradiazione provoca alterazioni infiammatorie con successiva atrofia e sostituzione fibrosa dei tessuti. Con le nuove tecniche di somministrazione della radioterapia, come la modulazione di intensità (IMRT), la secchezza orale perdura per periodi di tempo inferiori.
La xerostomia indotta da chemioterapia è solitamente transitoria, si autolimita e, generalmente, si risolve entro le 48 ore. Il diminuito flusso salivare provoca notevoli modificazioni al trofismo dei tessuti orali e alterazione della flora batterica orale, favorendo la microflora responsabile della carie (Streptococcus mutans, Lactobacillus) e lo sviluppo eccessivo dei miceti (Candida spp.).
È sempre fondamentale un regime di corretta e scrupolosa igiene orale.