Infezioni orali

Alcuni farmaci e la radioterapia causano ai tessuti danni diretti e indiretti ai tessuti. La compromissione del sistema immunitario, l’interruzione delle barriere mucose, le modificazioni dei biofilm orali e la riduzione del flusso salivare aumentano il rischio di infezioni da microrganismi residenti, opportunisti o acquisiti.

Le infezioni batteriche (Gram + Streptococcus spp., Staphilococcus spp e batteri opportunisti Gram - E. coli, Enterobacteri, Pseudomonas, Neisseria, Klebsiella, Serratia , Fusobacterium) coinvolgono più frequentemente i tessuti gengivali, anche se tutta la superficie della mucosa è potenzialmente a rischio.

Le infezioni della mucosa orale possono causare febbre e batteriemia sistemica. Il coinvolgimento dei batteri nella fase ulcerativa della mucosite orale è stato confermato da tempo.

L’incidenza delle sepsi da batteri del cavo orale è maggiore nei pazienti sottoposti a chemio e radioterapia in presenza di mucosite. Più spesso le sepsi si verificano in pazienti sottoposti a trapianto di midollo; i batteri più spesso isolati sono Streptococcus spp alfa-viridans e Staphylococcus aureus.

I quadri clinici di infezione orale dovrebbero essere sempre confermati dal risultato di test di laboratorio, utile anche per stabilire la sensibilità agli antibiotici.

In circa il 40% dei casi alla mucosite orale si associa un’infezione da miceti anche se in letteratura non è stata trovata un’associazione statisticamente significativa. Nella maggior parte degli isolamenti microbiologici dalla cavità orale è stato repertato Candida albicans, più raramente Candida tropicalis, Candida parapsilosis ed Aspergillus.

Nel 70% circa dei casi la candidosi orale coinvolge la lingua. Il rischio di infezioni fungine sistemiche è maggiore nel caso di grave e prolungata neutropenia (<500 neutrofili/ml).

Sono frequenti anche le infezioni primarie o secondarie da Herpes simplex virus (HSV) e le ricorrenze di infezione da Varicella-Zoster Virus (VZV) e da Citomegalovirus (CMV).

Clinicamente, le infezioni orali da HSV e da VZV sono caratterizzate da vescicole, erosioni e ulcerazioni della mucosa orale e della cute periorale con eritema e croste. Il quadro clinico di ulcere orali erpetiche può essere confuso con quello di una stomatite aftosa ricorrente, di sindromi di Stevens-Johnson da farmaci o di lesioni traumatiche.

Non si rileva un’incidenza maggiore di infezione erpetica in caso di radioterapia.

Lo specialista infettivologo dovrebbe essere coinvolto per l'adozione di specifici protocolli di trattamento.

Fonte: Linee Guida Ministero della Sanità